Oggi, al Salone del Mobile di Milano, ho avuto modo di rivedere, per l’ennesimo anno consecutivo, decine di brand tra i più prestigiosi al mondo per la qualità e il design dei loro prodotti, tutti assieme. Subito ho notato che la maggior parte di loro ha un logotipo, e non un logo.
La risposta più semplice che si potrebbe dare è che i veri Brand, quelli che tutti conoscono, non abbiano bisogno di un logo. Riflettendoci su, credo che il design italiano, e il settore del mobile in particolare, non abbia mai sentito l’esigenza di avere dei veri loghi perché, fino ad oggi, non ne avevano bisogno. Marchi come Knoll o FontanaArte, Kartell o Zanotta, Driade o Minotti, sono molto conosciuti e riconosciuti, in tutto il mondo, per l’alto contenuto progettuale dei loro prodotti. Ma in questo momento storico in cui la crisi economica colpisce duramente, in Italia più che altrove, centinaia e centinaia di aziende, forse qualcuno comincerà a pensare in modo più strutturato alla propria strategia comunicativa. L’era dei rappresentanti che vendevano ovunque e comunque è finita. È giunta l’ora di pianificare sia il marketing che la comunicazione.
Logotipo e Brand: m’ama o non m’ama?

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