Greenpeace Italia accende il sole a Lampedusa

Greenpeace Italia accende il sole a Lampedusa

Greenpeace Italia accende il sole a Lampedusa

Dopo aver contribuito attivamente, condivido piacevolmente questa notevole iniziativa di Greenpeace Italia, perché un futuro verde e di pace è possibile: aiutiamoli a realizzarlo!

Accendiamo il Sole è un’iniziativa di crowdfunding lanciata in occasione del 30° compleanno di Greenpeace Italia. Perché il regalo più bello è continuare ad agire insieme e dimostrare che uniti possiamo rendere effettivo il cambiamento.

In poche settimane si devono raccogliere 30.000 € per finanziare l’installazione di un impianto fotovoltaico a Lampedusa, una delle piccole isole italiane che nonostante siano ricche di sole e di vento, producono ancora la loro energia dal petrolio.
Una fonte energetica non solo inquinante, ma anche molto costosa: la paghiamo tutti noi in bolletta – con oltre 60 milioni di euro l’anno.

Grazie a questo progetto:
saranno puntati i riflettori sul paradosso energetico del nostro paese, dove invece di facilitare il cammino verso un futuro 100% rinnovabile, lo si ostacola con burocrazia, poca informazione ai cittadini, scarsa lungimiranza
• il Comune di Lampedusa risparmierà circa 200 mila euro, che potranno essere usati per rendere l’isola più verde ed efficiente, un esempio di rivoluzione energetica possibile
• si eviterà l’emissione di 300 tonnellate di CO2, l’equivalente di 1.091.000 km percorsi da un veicolo.

Greenpeace Italia da 30 anni si batte in difesa del Pianeta: la lotta ai cambiamenti climatici, i cui effetti sono tangibili ovunque nel mondo, è la grande sfida del nostro tempo. Unisciti a noi, aiutaci a dimostrare che i grandi cambiamenti iniziano da piccoli gesti concreti.

Enrico Moro, certificato di donazione Greenpeace

Enrico Moro, certificato di donazione Greenpeace

Nell’estate 2015 sono stato a Lampedusa e ho potuto toccare con mano l’impossibilità di utilizzo di pannelli solari (termici e fotovoltaici) nell’isola a causa della collusione tra la politica locale e gli interessi economici della società che gestisce l’impianto di produzione di energia elettrica.

La padrona di casa dove ho potuto soggiornare, lungimirante come molti altri abitanti dell’isola, aveva chiesto più volte l’autorizzazione all’installazione dei pannelli fotovoltaici ricevendo sempre risposte negative.

Ero e sono tuttora sbalordito all’idea che un’isola come Lampedusa non autorizzi l’utilizzo di tale tecnologia che potrebbe risolvere molti problemi di approvvigionamento e di inquinamento; l’idea che il sindaco attuale, poi, sia parte di un gruppo come Legambiente ha del paradossale.

Forza Greenpeace Italia, aiutali tu!