Ghisola: logo e packaging per una ricetta dai sapori antichi

Ghisola: logo e packaging per una ricetta dai sapori antichi

Ghisola: logo e packaging per una ricetta dai sapori antichi

Ghisola è il nome con cui D’Annunzio, nell’intimità, soleva chiamare Eleonora Duse.

A cavallo del 1900, per oltre una decina d’anni, Gabriele D’Annunzio ebbe una lunga e altalenante relazione con Eleonora Duse, grande attrice che dopo lunghi soggiorni ad Asolo ospite di amici, acquistò un palazzo con il sogno di farne la sua dimora definitiva. Durante la relazione tra i due, D’Annunzio adottò questo nomignolo, Ghisola, per chiamare Eleonora Duse nell’intimità.

Proprio questo nomignolo, oggi diventa il nome di un nuovo dolce  tipico di uno dei 10 borghi più belli d’Italia, Asolo, per merito della CNA di Asolo che, per l’edizione 2016 della Fucina del Gusto, in associazione con il campione mondiale di pasticceria Leonardo di Carlo, decide di creare una nuova ricetta dai sapori antichi.

Eleonora Duse e Gabriele D'Annunzio

Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio

Gli anni a cavallo del 1900 sono quelli fondamentali per una delle più importanti rivoluzioni nel campo delle arti visive: nel 1898 nasce, a Vienna, lo stile della Secessione Viennese per mano di artisti come Gustav Klimt, Josef Hoffmann, Koloman Moser, Egon Schiele, Charles Rennie Mackintosh, stile che attraversò l’interna Europa centrale (Austria, Germania, Inghilterra) dando il via a nuovi e moderni linguaggi visivi.

Wiener Secession, 1898

Wiener Secession, 1898

Da una costola della Secessione Viennese, nel 1903 nasce la Wiener Werkstätte, un circolo artistico che si era posto l’obiettivo di introdurre nella vita quotidiana oggetti di elevato valore estetico ed artistico.

I suoi progetti pionieristici lasciarono un’impronta indelebile nella storia del design di tutto il XX secolo.

Alcuni aspetti che si riproponevano i due artisti fondatori (Josef Hoffmann e Koloman Moser) erano: uno stretto rapporto tra pubblico, progettista e artigiano, una produzione di oggetti semplici e di qualità, una eccellente qualità delle lavorazioni, una produzione al giusto prezzo per non ledere i lavoratori e la dignità dell’esistenza dell’uomo.

Wiener Werkstatte, 1903

Wiener Werkstatte, 1903

Proprio questi obiettivi della Wiener Werkstätte sono stati condivisi dallo staff della CNA di Asolo e sono divenuti i concetti basilari dell’ideazione della torta Ghisola.
Questi concetti sono stati poi declinati graficamente nel logo e nel packaging della nuova torta di Asolo. Siamo partiti dunque dalla font che Charles Rennie Mackintosh disegnò per la famosa The Willow Tearoom e, attraverso un processo di pulizia formale e adattamento ai giorni nostri, abbiamo creato il logotipo Ghisola che, grazie alla similitudine formale tra la lettera H e la lettera A e all’assonanza tra le due parole, aiuta a leggere ‘tra le righe’ il nome della città che sarà rappresentata da questa magnifica torta, la città di Asolo.

Logo Ghisola, ricetta dai sapori antichi

Logo Ghisola, ricetta dai sapori antichi

Al logo è stato dunque aggiunto un motivo fatto di linee e punti. I punti rappresentano l’irregolarità della superficie della torta, simile alla più famosa Fregolotta, di cui la Ghisola è un’evoluzione. Le linee, tre che salgono verso l’alto e una che corre verso destra, rappresentano la continuità tra passato e futuro degli ingredienti e dei sapori antichi, fondamentali nella ricetta della Ghisola.

Riprendiamo i contatti fondamentali di Vassily Kandinsky nel libro “Punto Linea Superficie” e vediamo alcune definizioni di questi 3 elementi:

  • il punto deve essere considerato, in senso esterno e interno, l’elemento originario della pittura e specialmente della grafica. Il punto, come dicevamo, è l’origine della torta e del logotipo: ingrandito forma la O, che rappresentato la torta, rimpicciolito e moltiplicato forma la superficie della torta, ma anche la linea che dalla O scende verso il basso e dalla I sale verso l’alto, senza mai incontrarsi;
  • la linea è la traccia del punto in movimento, dunque un suo prodotto. Nasce dal movimento – e precisamente dalla distruzione del punto, della sua quiete estrema, in sé conchiusa. Qui si compie il salto dallo statico al dinamico. Ed è per questo che le linee partono dal logotipo Ghisola e si estendono verso l’esterno, il mondo intero, in cui si immagina che la torta sarà portata come dono dei turisti che, in gita ad Asolo, l’hanno acquistata per parenti e amici;
  • infine la superficie, intesa come superficie materiale destinata ad accogliere il contenuto dell’opera. La superficie scelta per questo packaging è il Caudex, un legno semplice come la carta, un sandwich di sfridi delle lavorazioni del legno e materiale cellulosico prodotto mediante un processo brevettato. Caudex è un materiale che viene realizzato senza abbattere alcun albero; sono infatti utilizzate essenze pregiate, che hanno dimensioni non conformi alla produzione standard, recuperando sfridi di lavorazione che prendono nuova vita in un materiale innovativo e versatile. Il materiale scelto, la superficie, ha limitato la possibilità di lavorare con colori, poiché l’incisione laser, unica possibilità per la sua decorazione, poteva essere realizzata solamente in versione monocromatica.